La Tussilago farfara appartiene alla famiglia delle Composite. È questa una pianta abbastanza comune, che predilige terreni umidi ed argillosi.
Un tempo la farfara veniva chiamata “Il figlio prima del padre’”, questo perchè alla fine dell’ inverno, i fiori sbocciano prima della comparsa delle foglie.
Già anticamente si utilizzavano gli infusi di questa pianta per guarire la raucedine e la tosse e le nonne preparavano con la farfara dei belletti per la cura del viso. Le sue foglie essiccate. come quelle dell’ arnica, dell’asperula, del sambuco, vengono impiegate per la preparazione di sigarette utiliziate nella disassuefazione dal tabacco.
In terapia vengono usate foglie, fiori e radici.
Si tratta di pianta perenne, con foglie disposte a rosetta, munite di lunghi piccioli, con bordi dentati, a forma di cuore. I fiori sono raccolti in capolini terminali ad un fusto fiorifero eretto; sono femminili quelli esterni ligulati; maschili quelli interni tubulosi.