Appartenente alla famiglia delle Liliacee, l’aglio viene scientificamente chiamato Allium sativum
Si pensa che questa pianta sia originaria dell’Asia centrale, e che sia stata introdotta in Europa soltanto più tardi.
Era coltivato fin da tempi remoti da Greci e Romani; non solo, ma tutti i medici ed i naturalisti dell’antichità parlano di questa pianta, usata come nutrimento dagli intellettuali, che ne traevano giovamento per accrescere la lucidità mentale, e come energetico dai lottatori, che la usavano per accrescere la resistenza fisica. Perfino in una piramide egizia, si narra che si spesero enormi cifre di denaro per nutrire con aglio gli schiavi che la edificavano, proprio per aumentare la loro forza e la loro resistenza.
Ma, oltre ad avere intuito che l’aglio era senza dubbio una pianta ricca di qualità benefiche, gli antichi pensavano che possedesse doti misteriose.
È certo che ai tempi dei Romani, ad esempio, i fedeli non potevano entrare nei templi dopo aver mangiato aglio, perché gli dei non ne gradivano l’odore. Durante il Medioevo, poi, si asseriva che chi mangiava aglio la mattina, sfuggiva ai sortilegi ed alle iettature; tutt’oggi, alami credono che viaggiare con uno spicchio d’aglio in tasca salvi dal malocchio.
Effettivamente è lunga la tradizione che vuole streghe e vampiri in fuga di fronte a collane intrecciate con capi d’aglio, e questo “non so che” di misterioso e di magico circonda ancora tale odorosissimo balbo,
La specie che noi trattiamo e che vedremo di grande in varie affezioni, è solo una delle oltre trenta specie del fenere Allium. L’odore particolare dell’aglio e la maggior parte delle sue proprietà, sono dovuti alla presenza nel bulbo di un’essenza solforata, ottimo antisettico; proprio per questa proprietà antisettica, maggiore nel tocco fresco di aglio che nell’essenza isolata, i medici del periodo medievale si proteggevano, dorarne le epidemie, con maschere d’aglio, in tempi piò recenti, più precisamente nella seconda guerra mondiale i soldati schiacciavano aglio sulle ferite per disinfettarle.
Le qualità di questo bulbo sono davvero tante, si è persino ipotizzato che il suo uso continuo possa prevenire malattie gravi come il cancro. L’ aglio è comunque utilizzato principalmente per prevenire e combattere l’ arteriosclerosi, per migliorare la circolazione sanguigna, per normalizzare la pressione arteriosa (è un eccellente anti-ipertensivo), come vermifugo, ed in alcune affezioni polmonari; è ancora un antidiabetico, diuretico, antispasmodico, antisettico.
Utilizzi in erboristeria
Ferite: in questo caso si applica sulla parte il succo del bulbo, diluito con acqua bollita, due volte al giorno; l’azione è non solo cicatrizzante, ma anche antisettica ed astringente.
Ipertensione: è assai efficace in ogni modo, crudo, cotto, in infusione, basta assumerne la giusta quantità ogni giorno; si può preparare anche lo sciroppo, facendo bollire per mezz’ora cinquanta grammi di aglio in sessanta grammi d’acqua, avendo cura di schiacciare gli spicchi, precedentemente sbucciati; trascorsi i trenta minuti, si filtra il tutto e si unisce uno sciroppo di zucchero preparato a parte facendo bollire per qualche secondo 33,5 gr. di zucchero + 66,5 gr. d’acqua; si assumano quattro cucchiai al giorno del precedente preparato.
Colesterolo: questo bulbo dalle “mille virtù” può essere assunto in ogni modo, basta farlo con regolarità, crudo in insalate, cotto in minestre e carni. Se, però, il suo aroma non fosse del tutto gradito, consiglio di cuocerlo nel latte: si facciano bollire sette spicchi sbucasti e schiacciati, in mezzo litro di latte per una decina di minuti; la dose giornaliera minima è la suddetta; volendo si può aumentare a piacimento.
La natura è nostra amica