La Pimpinella Anisium è una pianta appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Non si conoscono le sue origini (forse è una pianta asiatica), ma da tempo si apprezzano le sue qualità aromatiche e medicinali.
La parte della pianta che viene sfruttata è il frutto, erroneamente chiamato seme; è da qui che viene estratta l’essenza, che a forti dosi è tossica.
Con questa, si preparano liquori e si aromatizzano medicinali; il frutto secco è anche utilizzato in cucina, su vari piatti. A giuste dosi, l’anice non è assolutamente nocivo, anzi ha proprietà antispasmodiche, digestive, espettoranti e viene usato contro disturbi digestivi, gastrici, contro le coliche, per combattere l’alitosi e addirittura afrodisiache.
L’altezza di questa pianta si aggira intorno ai quaranta-cinquanta centimetri; il suo stelo è scanalato, di forma arrotondata, munito nella tua parte inferiore di piccole e scarse foglioline pennate, in quella superiore di foglie incise, sottili. I fiori si presentano in maggio-giugno, raccolti in ombrelle, color bianco.
Preparazioni e bevande curative
Aerofagia: si lascino in mezzo litro d’acqua bollente, per dieci minuti, dieci grammi di frutti; si filtri e si beva una tazza di tale infuso prima da pasti.
Allattamento: si lascino venti grammi di frutti pestati in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri e si bevano due tazze al giorno di tale infuso.
Colite: si prepara un infuso lasciando venti grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtra tale preparato e se ne bevono tre tazze al giorno, dopo i pasti. Si consiglia l’associazione del preparato a base di angelica con quella a base di finocchio, dell’argentina con l’anice verde.
Digestione: Anice verde e Rabarbaro: si prepara un infuso lasciando venti grammi fra semi di Anice e radice di Rabarbaro in mezzo litro d’acqua bollente per un quarto d’ora; si filtra tale infuso e se ne beve una tazza calda prima dei pasti (mezz’ora circa) se si vuol facilitare una digestione regolarmente difficile, dopo i pasti se casualmente ci troviamo di fronte ad un caso di cattiva digestione.
Gastritre: si lascino bollire venti grammi di frutti in mezzo litro d’acqua per dieci minuti; si filtri e si bevano tre tazze al giorno di tale decotto.
Leucorrea: si lascino quindici grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri c si beva una tazza di questo infuso dopo i pasti.
Singhiozzo: si lasci un cucchiaio di frutti in infusione in una tazza d’acqua bollente per cinque minuti; si filtri e si beva l’infuso ottenuto
Mal di stomaco gastrite: ri lascino venti grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri e si bevano tre tazze al giorno di questo infuso in caso di crampi, spasmi ed altre gastralgie.
Sudorazione: si lascino dieci grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dièci minuti; si filtri e si bevano tre tazze al giorno di tale infuso lontano dai pasti.
Vomito: si prepara un infuso lasciando venti grammi di frutti in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtra e si beve una tazza di tale preparato in caso di necessità.