Il nome scientifico di questa pianta appartenente alla famiglia della Graminacee, è quello di Agropurum repens ; il primo di questi due termini, “agropyrum”, deriva dal greco e vuol dire grano dei campi, proprio per la somiglianza fra la gramigna e il frumento. Questa pianta è sempre stata considerata, e lo è tuttora, infestante; effettivamente attecchisce ovunque, fissandosi con le sue radici avvolgenti, ben saldamente; invade terreni coltivati, giardini, orti, aiuole, e spunta prepotentemente anche fra sassi e cemento.
Ma anche la gramigna possiede delle qualità, già da tempo conosciute ed apprezzate; cani e gatti si cibano delle sue foglie, spinti dall’istinto, dimostrando di apprezzare le proprietà disintossicanti di questa pianta; è, infatti, un ottimo depurativo e diuretico.
In fitoterapia si utilizza il rizoma (fusto sotterraneo). Si tratta di pianta che raggiunge il metro e più d’altezza; è munita di fusto eretto e ruvido e di foglie strette e piatte, di color verde vivo, ricoperte di peluzzi nella loro parte superiore. I fiori si presentano in estate e si raccolgono in spighette sessili che a loro volta vanno a formare delle lunghe spighe sessili; sono di color verde. Il fusto aereo si continua in quello sotterraneo, lungo, strisciante, coriaceo, nodoso e provvisto di radichette; come già accennato in precedenza, è questa la parte della pianta utilizzata in fitoterapia, dopo essiccazione.