Il nome scientifico di questa pianta è Glycyrrhiza glabra ed appartiene alla famiglia delle Leguminose. Le prime testimonianze dell’uso della liquirizia in medicina risalgono all’antico Egitto; Teofrasto, scienziato greco vissuto intorno al 300 a. C , ne consigliava l’uso per guarire l’asma e le ulcere.
Da qualche anno, poi, si è scoperta la sua azione benefica su pazienti affetti da ulcera gastrica, tanto che da questa pianta è stata estratta una sostanza necessaria per la sintesi di farmaci antiulcera Ma l’utilizzazione della liquirizia a forti dosi, ha provocato forti rialzi pressori, si è visto, infatti, che contiene una sostanza impertensiva, che è stata eliminata dai composti in commercio.
La liquirizia si trova nell’Italia centro-meridionale ed isole fino a circa mille metri.
Raggiunge il metro di altezza ed il suo fusto è eretto e stirato, con foglie picciolate, formate da numerose foglioline. I fori di color blu o lilla, si presentano nel periodo di giugno-luglio, riuniti in spighe inserite all’ascella delle foglie.
Il frutto è un legume appiattito, contenente semi scuri, Il fusto sotterraneo, rizoma, termina con una radice molto suddivisa.
la fitoterapia vengono utilizzati sia il rizoma che la radice essiccati