Il nome scientifico di questa pianta è Anthyllis vulneraria, appartiene alla famiglia delle Papilionacee e viene detta anche “Sangue di Cristo”. Questo appellativo è forse dovuto al colore dei fiori che, in una varietà, è rosso porpora.
La sua utilizzazione in campo terapeutico non risale ad anni tanto lontani; infatti ancora ai tempi medievali non era tenuta in alcuna considerazione. È stata la medicina popolare a scoprire le qualità di questa pianta e a darle un nome ben significativo: “vulnerario” significa, infatti, “cicatrizzante”; ecco spiegato il motivo per cui la vulneraria viene utilizzata per contusioni, ulcere cutanee, ferite e dermatiti, come colluttorio in caso di gengive sanguinanti.
È una pianta biennale, alta da cinque a quaranta centimetri. I suoi fusti, prostrati o ascendenti, presentano foglie strette, semplici o composte. I fiori compaiono nel periodo estivo e si riuniscono in formazioni globose terminali; sono gialli, provvisti di calice peloso.
Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono le infiorescenze e le foglie.
Un breve respiro, e con la gola secca, rossa in viso e marcia
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